Una corsa che va oltre l’essere solo una gara di biciclette. Si corre domenica il Giro delle Fiandre, sia nella sua conformazione maschile che in quella femminile; la ‘Ronde Van Vlaanderen’, gara che, come nessuna una festa di popolo: il giorno della Ronde per un fiammingo è parificabile ad una festa comandata; birra che scorre a fiumi e grigliate in ogni angolo dei paesi toccati dalla corsa. La competenza dei tifosi è enorme, tutti conoscono atleti ed atlete ed alla partenza in Piazza Mercato a Bruges, per la partenza della corsa maschile, c’è un pubblico da concerto rock. La gara femminile lo scorso anno è stata vinta alla grande da Elisa Longo Borghini: partenza da Bruges in Markt Platz (ed arrivo in Minderbroedersstraat dopo 168.8 km. Durissimo il tracciato, con 12 muri (classiche salite di quelle terre lunghe poco più di un chilometro ma con pendenze decisamente toste) da affrontare e sette tratti di un pavè non proibitivo. Da affrontare i pavè di Doorn, Holleweg, Karel Martelstraat, Jagerij, Paddestraat e Mariaborrestraat. Decideranno però i muri, che in sequenza saranno Edelareberg, Wolvenberg, Molenberg, Berendries (duro), Valkenberg, Eikenberg, Koppenberg (durissimo, strettissimo e mitico), Steenbeekdries, Taaienberg, Oude Kruisberg e gran finale con i mitologici e tostissimi Oude Kwaremont e Paterberg. Ovviamente Elisa è da considerarsi tra le favorite soprattutto dopo il numero mostrato a Waregem. La corsa maschile (secondo monumento della stagione) misura 268 km da Bruges a Oudenaarde. Sedici i muri da affrontare: in sequenza Oude Kwaremont, Eikenberg, Wolvenberg, Molenberg, Berendries, Valkenberg, Berg Ten Houte, Nieuwe Kruisberg, Oude Kwaremont, Paterberg, Koppenberg, Steenbekdries, Taaienberg, Nieuwe Kruisberg, Oude Kwaremont e Paterberg. Finale tostissimo. Ganna ha scelto di correrlo, ha tutto per fare bene e la sua prova sarà tutta da scoprire.
Nella foto il muro ‘Oude Kwaremont’