Dopo la celebrazione dello scorso 26 maggio, in cui alla presenza di circa millecinquecento persone il cardinal Marcello Semeraro ha beatificato don Giuseppe Rossi, l’intera Ossola si unisce in una celebrazione di ringraziamento.
Il Comitato per la Beatificazione ha voluto raggiungere i fedeli del territorio con due celebrazioni di ringraziamento, la prima a Varallo Pombia, che si è svolta lo scorso 9 giugno, l’altra il prossimo 30 giugno in Ossola, luogo dove don Giuseppe è vissuto ed è stato ucciso.
L’evento di una beatificazione è una circostanza di importanza storica, che è destinata a segnare a lungo un territorio. Un proprio cittadino, un sacerdote vissuto in questa terra, viene elevato agli onori degli altari. È un fatto che si verifica solo raramente e merita per questo la massima attenzione.
Prendendo consapevolezza dell’importanza di questo evento, l’intera Ossola vuole raccogliersi in una celebrazione di ringraziamento, stringendosi attorno al vescovo Franco Giulio Brambilla, che presiederà la Messa domenica 30 giugno alle ore 16.00 nella Cattedrale tra i Monti di Calasca.
Si è scelta la grande chiesa parrocchiale di Calasca proprio per accogliere i fedeli di tutte le parrocchie ossolane e della Diocesi, i tanti che si sono interessati alla figura di don Giuseppe Rossi, insieme con i fedeli di Castiglione Ossola, paese di cui il novello beato era parroco e in cui fu martirizzato.
Sono invitate le comunità parrocchiali del territorio, insieme con i sacerdoti che si uniranno al Vescovo nella celebrazione. A rappresentare un territorio ricco di storia e tradizioni sono attesi le confraternite, i gruppi in costume e le associazioni del territorio. La Milizia Tradizionale di Calasca, con una delegazione della Milizia Tradizionale di Bannio, presterà servizio straordinario in questa data storica, per onorare secondo le antiche usanze di questa valle il nuovo beato.
Interverranno anche i sindaci e le autorità del territorio, a sottolineare l’importanza di questo evento religioso.
La celebrazione prevede la Messa solenne officiata dal vescovo Brambilla attorniato dal clero ossolano e dai sacerdoti che si uniranno. L’immagine del Beato, solennemente scoperta durante il rito di beatificazione verrà incensata, segno di un culto pubblico che si andrà diffondendo. Al termine sarà per la prima volta possibile la venerazione della reliquia del Beato Giuseppe Rossi, e si invocherà la benedizione del Beato sull’intera Ossola.
Al termine, sul sagrato della chiesa la Milizia di Calasca eseguirà quattro salve in onore del nuovo Beato, del Vescovo Franco Giulio Brambilla e delle autorità presenti. L’ultima sarà in ricordo di don Severino Cantonetti, tenace custode della memoria di don Rossi.
Per facilitare l’accesso alla chiesa di Calasca è predisposto con l’aiuto della Protezione Civile un servizio navetta dal campo sportivo di Calasca, in località Due Ponti, proprio lungo la strada principale della valle.
Per partecipare non è necessaria nessuna prenotazione, ma si raccomanda di arrivare con un certo anticipo.