Di piatto, di collo, di punta e… di tacco (11)
La rubrica di Roberto Cominoli
IMBATTUTI 1 – In Europa Juventus, Paris Saint Germain, Bayern Monaco, Krasnodar (Russia), Sporting (Portogallo), Galatasaray. In Italia tra i professionisti anche Spezia (B), Padova (C). In D Campodarsego e Flegrea Puteolana (gioca al “Domenico Conte” di Pozzuoli). In Piemonte: Biellese (Eccellenza), Druentina, Rivarolese (Promozione), La Vischese (Prima B). Più vicino a noi in Seconda Categoria Esio Verbania, Olimpia Sant’Agabio. In Terza San Maurizio (VCO), Canadà (Vercelli), Libertas Rapid (Novara).
IMBATTUTI 2 – Negli almanacchi l’imbattibilità non è certificata. Ma sul campo il Verbania di Eccellenza nel girone A a 18 squadre della stagione 92-93 non ha mai perso. Ha chiuso a 54 punti (sarebbero stati 57), col miglior attacco (57 reti, ma sarebbero state 60), miglior difesa (20, ma sarebbero state 18), col capocannoniere (Fausto Belli, 22 gol). Ciliegina sulla torta la Coppa Italia regionale (battuto il Moncalieri). Nella prima di campionato, nonostante gli avvertimenti, il buon Pedro (Carlo Pedroli) diede l’o.k. per far giocare Ghigo Gaiardelli (che in realtà era squalificato) contro il Libarna. La quadra vinse 3-1 l’esordio interno, poi però subì lo 0-3 a tavolino. L’allenatore era Mario Guidetti, il portiere Vianoli, i difensori Caracciolo, Merelli, Valentino, Luoni, i centrocampisti Sala, Vernoli, Gaiardelli, Sena, Bonazzi e Ceglie, le punte, oltre a Belli, Conte (11 gol) e Livorno (10). Il presidente Pierangelo Colombo, verbanese ma abitante in Lombardia. L’anno dopo, in D, il Verbania retrocesse dopo spareggio giocato a Gallarate contro il Seregno. In vantaggio 1-0 fu raggiunto a pochi minuti dal termine, causa un rinvio corto di Franco Caracciolo (padre di Antonio Caracciolo, che a quel tempo aveva 2 anni e rotti, anche lui difensore, gioca ancora nel Pisa in B e vanta anche 33 gare e 2 gol in A nel Verona). La sconfitta a Gallarate arrivò poi ai calci di rigore.
I VELOCISSIMI – Il gol più veloce in serie D appartiene ancora a Bruno Donnarumma del Termoli (dopo 3” in Termoli-Lucera 93/94). Era centravanti (34 presenze e 9 gol quell’anno) e fece come si usa nel calcio d’inizio dei tornei notturni estivi. Passaggio breve ricevuto dal compagno vicino e immediato tiro in porta. Mi piace ricordare che quel Termoli, per gran parte della stagione fu allenato da Gigi Bodi, che ci ha lasciati pochi giorni fa e che ha allenato anche l’Omegna in serie D, stagione ‘74/75. Da calciatore Bodi ha totalizzato 122 presenze e 8 reti in Serie A e 32 presenze e 2 reti in Serie B.
LA FRASE FAMOSA – “Io non ero capace di capire come potesse essere giusto pagare un attore, o un cantante, o uno strumentista per intrattenere il pubblico, e sbagliato pagare un giocatore di pallone per fare esattamente la stessa cosa.” Firmato Albert Goodwill Spalding Giovane promessa del baseball, esordisce a soli 22 anni nella massima serie americana…si distingue da subito per lo spirito intraprendente…contribuisce nel 1876 alla creazione dell’attuale National League (NL), introducendo regole e standard che ancora oggi fanno parte della moderna concezione del baseball…Spalding crea la prima palla da baseball ufficiale della National League….a soli 5 anni dal suo debutto come industriale, con appena 800 dollari di capitale fonda la Spalding Company. Oltre alla celebre palla da baseball l’azienda introduce un profondo rinnovamento in tutte le attrezzature da gioco: guanti, scarpe chiodate e uniformi…per gli Stati Uniti crea la prima palla da tennis, da football e da golf e firma la prima palla da basket in assoluto nel mondo.
IL LIBRO – Va di moda il tennis? Allora ecco. “Vite brevi di tennisti eminenti”, di Matteo Codignola, Adelphi editore 2018, 22 euro. Cito dal quartino finale di copertina…Un giorno di giugno di oltre 40 anni fa, quella specie di virtuoso del fuori programma che è stato Ilie Nastase stava contando gli spettatori che si mettevano in coda alla biglietteria. Uno di loro, stufo dei suoi siparietti, gli urlò forte e chiaro: “Allez Nastase, arrête de faire ce cinéma..”. e lui, dopo una pausa di indecisione, si era avvicinato alla tribuna, aveva fissato negli occhi lo spettatore e… gli aveva detto una cosa in realtà serissima…”Ah non, monsieur, je vous en prie… je fais du théatre…”.