SCRIVERE – Dice: “Ma tu scrivi ancora?”. Beh molto meno di quanto non abbia fatto per più di 50 anni, considerando che uno dei primi pezzi di colore, tarda estate del 1969, intitolato Osvaldo Bagnoli, diceva tra l’altro: “Nel ’68 Pedroli lo porta con sé ad Intra. Il pellegrino indomito sbarca a Verbania. Chiede subito che gli lascino un momento lucidare i muscoli (è il 7 ottobre: l’Udinese non gli aveva rinnovato il contratto. n.d.r.). Guarda il lago, gira gli occhi sulle montagne, assaggia l’aria col suo simpatico naso. E sotto. Di nuovo a cominciare da capo, con gli occhi scuri, più scuri, per una bimba che gli da continuamente una fitta al cuore (la sua bambina che è tutto per lui). Col sorriso candido e sommesso del buon ambrosiano…per diffondere soltanto serenità, idee dritte e chiare, modestia”. Eccetera eccetera. Da “Lo Sport” Settimanale sportivo del Cusio e del Verbano, anno 1, n. 1. Scusate l’autocitazione. Sì, scrivo ancora, se non vi dispiace. E se vi dispiace, pazienza.
PRONOSTICI – Chi non li fa non li sbaglia. Vediamo: Novara metà classifica (speriamo anche un po’ più in alto…), NovaRomentin tra le candidate alla vetta insieme a Vado e Varese e a una sorpresa che c’è sempre. Dei tre allenatori in questione due sono praticamente all’esordio. Perchè oltre a Pablo Gonzalez, mai stato in panchina, lo stesso Silvestro De Lucia del Vado ha allenato brevemente il Campomorone Sant’Olcese in Eccellenza e poi nel Sestri Levante l’Under 17. Lo ha prelevato il neo D.S. dei liguri, appunto l’ex del Sestri Paolo Mancuso. Un po’ di vantaggio, almeno in partenza lo dovrebbe avere Roberto Floris, che vanta 2 stagioni del Bra, l’ultima chiusa al 4° posto (a pari merito con Vado e RG Ticino) grazie soprattutto ai 18 gol (con 5 rigori) di Antonino Musso, ora passato al Sorrento in Serie C. In Eccellenza A ecco la Biellese all’ultima spiaggia. O quest’anno o mai più. Sul “suo” campo giocano altre due squadre bianconere, però juventine, le Womans e la Next Gen. Ma se sale chi potrà impedirle di tornare dove ha trascorso tantissimi dei suoi 122 anni di vita? La Biellese ha giocato nel massimo campionato italiano di calcio nella stagione 1928/1929. Rifondata una prima volta nel 1993, poi ancora nel 2010, mutando più volte nel tempo la propria denominazione ed assumendo quella attuale nel 2016. I lanieri, vantano tantissime stagioni in C e in D e sono all’87º posto nella graduatoria per la tradizione sportiva in Italia. Però, però, ci sono anche le altre, a cominciare da un Verbania che ha invecchiato la “rosa” per evitare gli strafalcioni della passata stagione (ad esempio perse in casa 1-6 e fuori 0-5 proprio dalla Biellese…), per continuare con la Pro Settimo di Lollo Parisi e magari anche con la Volpiano Pianese (o si dice il Volpiano Pianese?). Promozione. Favorite l’Arona, il Cossato di Modenese e la Fulgor Valdengo Chiavazzese. Prima Categoria. Tocca al Piedimulera? C’è il “vecchio” (si fa per dire…) Elca, i riconfermati sono tanti. Attenzione anche al secondo anno del Gravellona, scusate del San Pietro.
GOL D’ESORDIO – Da tenere d’occhio l’italo-marocchino Soufiane Sekka (ha giocato 1’ nel Borgosesia 20/21…) della Biellese (12 reti l’anno scorso), i verbanesi Enzo Ferrari e Edoardo Secci (rispettivamente 12 e 11 gol nel 23/24), il borgomanerese Jean Kouadio (9 reti in 29 presenze l’anno scorso), Francois Dayne dell’Aygreville e Atou Niang del Settimo (10 reti in 29 presenze) e al 2006 Abdelrhaman, decisivo da subentrato nell’Oleggio.
IL LIBRO – Da qualche parte bisogna pure cominciare. Vi segnalo ”Pionieri del Football”, storie di calcio vittoriano 1863-1889, editore Urbone 2016, costo 14 euro. Sentite l’incipit: “Soffiava dal mare d’Irlanda un ventaccio cattivo che attraversava prepotente tutto il corpo, gelando gli alluci dei piedi, i pollici delle mani e la punta del naso. Soffiava da giorni, spazzando le strade di Liverpool dalla polvere e dalla fuliggine delle fabbriche…”