A PROPOSITO DI BIELLESE – La prima Biellese che vidi da giornalista finì ultima in serie C, girone A, con 22 punti nel ‘69/70. Poi la vidi vincere l’allora Promozione ‘74/75 con 49 punti davanti alla Juve Domo (43 punti). Era tornato Silvino Bercellino (fece 55 gol in 105 presenze tra il ’74 e il ’78!). L’anno dopo in serie D i bianconeri vinsero lo spareggio il 6 giugno del 1976 con l’Omegna (e il modo -dicasi furbata di Granai e arbitraggio- ancor m’offende…). Nel ‘93/94 già col nome Vigliano Biellese vince di nuovo: stavolta il campionato si chiama Eccellenza, girone B. Al suo 3° anno di serie D, siamo nel ‘96/97, la Biellese (in realtà si chiama in quel momento Biellese-Vigliano) guidata sempre nel girone B da Roberto Bacchin ottiene 78 punti, chiude imbattuta, realizzando 73 gol con appena 14 subìti. In porta Orazio Buda, dietro Comotto, Passariello, Mandelli, Oliviero Mascheroni e il povero Lorenzo Mazzia; in mezzo Cretaz (sì, lui…), Garegnani e Ferretti, treqartista il figlio d’arte Corrado Giannini, davanti Alessandro Comi (25 gol) e Marco Girelli (16 gol). 12 li segna anche Ferretti. Una macchina da punti e da gol. Alla 3a di campionato a Verbania vince 4 a 1. Al ritorno, per la prima e forse ultima volta nella sua storia, l’allenatore Giampiero Erbetta tira la riga: 1 a 1 finale. In classifica il Casale di Mauro De Riggi (31 gol!) finisce a 12 punti, il Legnano a 13, il Derthona a 26 punti, il Verbania quinto a 29 punti. Altri tempi…
LOMBARDIA ON FIRE – Il l Presidente del Comitato Regionale Lombardia FIGC-LND Sergio Pedrazzini, eletto il14 settembre 2024, ha rassegnato le dimissioni pochi giorni fa. Pedrazzini, tra le altre cose, ha dichiarato: “Terminato il percorso che mi ha visto vincere ma in un contesto anomalo dove 12 dei 15 Consiglieri sono stati eletti in quota alla lista opponente, si sono susseguiti accadimenti che hanno determinato una profonda serie di riflessioni e che hanno portato alla decisione di oggi. In questi 40 giorni le azioni mosse dai 12 Consiglieri della lista opponente mi hanno fatto capire che la possibilità di governare in un rapporto di reciproca fiducia non poteva sussistere…” Aggiungiamo che a un certo punto è stato fatto dai 12 consiglieri anche un ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, peraltro dichiarato inammissibile. Poi è arrivato lo scioglimento del Consiglio direttivo. Lo ha deliberato mercoledì scorso la Lega Nazionale Dilettanti mentre il presidente della LND, Giancarlo Abete, è stato nominato commissario straordinario del Comitato. Abete sarà affiancato dal vicepresidente vicario Christian Mossino e dal consigliere per la zona Nord Giulio Ivaldi che assumeranno gli incarichi di vice commissari con eventuali deleghe. Il commissariamento terminerà entro il 28 Gennaio 2025, salvo proroga, con la ricostituzione in Assemblea degli Organi del Comitato.
IMBATTUTE IN D – Diminuiscono ancora. Dopo 10 gare (12 per i gironi A, B e C) e con recuperi effettuati, siamo arrivati ad appena 5 società. Sono: nel C, Campodarsego: 26 punti; nel D, Lentigione: 17 punti; nel G, Flegrea Puteolana: 20 punti; nell’H, Nocerina: 26 punti, Casarano: 22 punti. Invece non hanno ancora vinto
soltanto Sanmaurese (D), Olbia e Sarrabus Ogliastra (G).
LA FRASE FAMOSA – “Molti pensano che siano solo le vittorie ad insegnarti certi valori ma secondo me, invece, sono le sconfitte che ti permettono di fare una riflessione più attenta e significativa. In tutti questi anni ho vinto tanto ma ho anche perso, anche cose molto importanti e queste cose mi hanno spinto ad andare avanti comunque cercando di raggiungere gli obiettivi prefissati senza fermarmi al primo ostacolo”. Questa è di Leo Lo Bianco, pallavolista di Omegna. In carriera ha vinto 2 Campionati italiani, 3 Coppe Italia, 1 campionato e 1 Coppa di Turchia, 3 Champions League. In Nazionale vanta 548 presenze. Passeranno secoli prima che questo record sia battuto…
IL LIBRO – Marco Malvaldi: “Le regole del gioco”, Rizzoli 2015, euro 18,00. Malvaldi in realtà è un giallista, uno dei migliori d’Italia. Ma qui racconta in un saggio, con molto umorismo e alla fine inserendo una bibliografia, haimè quasi tutta di saggi scritti da stranieri e introvabili (credo), come e perché, ad esempio, “nonostante i calciatori tirino le punizioni ad effetto da più di 50 anni, i portieri continuino a non essere in grado di prenderle”. E finalmente saprete – aggiungo io – come mai il 3 novembre 1985 in Juventus-Napoli Maradona segnò su punizione di seconda (assist di Pecci…) ad un esterrefatto Tacconi.