Di piatto, di collo, di punta e… di tacco (25)
La rubrica di Roberto Cominoli
VIAREGGIO CUP – La Rappresentativa Serie D si appresta a partecipare alla Viareggio Cup. Possono essere selezionati solo calciatori di proprietà dei club della D e non i prestiti dalle squadre professionistiche. Di seguito, la lista dei convocati dal mister, Giuliano Giannichedda. Portieri: Nicola Torregiani (Teramo), Amedeo Vendramini (Saluzzo). Difensori: Lorenzo Astemio* (Flegrea Puteolana), Mirko Chelli* (Sangiovannese), Andrea Oprandi (Real Calepina), Riccardo Iacoponi (Trastevere), Luca Arrighi (Sangiovannese), Rosario Leonardi (Sant’Agata), Fallou Cham* (Scafatese), Salvatore Mattia Maggio (Igea). Centrocampisti: Vittorio Chiabotto (Bra), Nicolò Milia (Saluzzo), Luca Lupano* (San Giuliano), Francesco Podrini (Forsempronese), Matteo Toci (Zenith Prato), Manuel Tonni (Terracina), Aleandro Manes* (Imolese). Attaccanti: Francesco Russo (L’Aquila), Lorenzo Lischetti* (Gozzano), Federico D’Incoronato (Trastevere), Armando Pellino (Paganese), Mattia Valente* (Cassino)
(*classe 2006). Soltanto 4 i convocati del girone A (nessuno del girone B!). Spicca il “nostro” Lischetti (fino a sabato aveva 30 presenze nel Gozzano, con 1962 minuti giocati, 8 reti e 3 assist). Vendramini vantava 8 presenze, Chiabotto 23 presenze e 3 gol, Milia 24 presenze e 2 assist.
LE GARE – Gruppo B – 4: Empoli, Melbourne City (Australia), Imolese, Ojodu City (Nigeria) –
5: Torino, Rukh (Ucraina), UYSS New York (Stati Uniti), Centre National Brazzaville (Congo) –
6: Rappresentativa Serie D, Jóvenes Promesas (Spagna), Avellino, Mavlon (Nigeria). Si gioca martedì 13, giovedì 15 e sabato 17 febbraio.
E ALLORA… – Comunicato LND – Si informano, le società i cui calciatori saranno convocati nella Rappresentativa Serie D partecipante alla Viareggio Cup 2025, che avranno la facoltà di richiedere il rinvio, senza accordo con l’altra società, delle gare in programma domenica 23 marzo. La richiesta dovrà essere inoltrata allo scrivente Dipartimento entro e non oltre le ore 12,00 di venerdì 14 marzo. Le gare saranno rinviate d’ufficio al 26 marzo ore 14,30. Nell’ipotesi, invece, di qualificazione agli ottavi di finale della Rappresentativa le gare
suddette saranno rinviate ulteriormente al 2 aprile ore 15.
DERBY – Domenica 15 maggio 2022. Era l’ultima volta in cui la Biellese ha giocato nella “sua vera casa”, lo stadio Pozzo-Lamarmora. Da quel giorno i bianconeri sono stati costretti a trasferirsi a poche decine di metri, sul sintetico di Corso 53esimo Fanteria. Ma ieri, 9 marzo, in occasione del “Derby della lana” col Borgosesia, la Biellese è tornata a casa sua. Fondamentale la disponibilità della Juventus, che vanta un’esclusiva sull’impianto di viale Macallé per questa stagione. Nella conferenza stampa di presentazione dell’evento l’allenatore Luca Prina ha dichiarato: «La percezione è che l’aria sia cambiata, dopo anni non facili e grazie alle persone del nostro territorio. Con i nostri pregi e i nostri limiti, siamo tutti di Biella: abbiamo la forte intenzione di dimostrare attraverso lo sport che la nostra città ha contenuti e valori. Il mio sogno è far capire che abbiamo la possibilità e la capacità di andare oltre, con lucida follia. Credo sia il momento giusto, c’è un incastro magico. Vogliamo valorizzare i ragazzi del territorio, fare capire loro che non dovranno più fare chilometri per cercare opportunità nel calcio, perché gliele possiamo offrire noi. Devono innamorarsi di questi colori. Credo che ci aspettano anni in cui, nel nostro piccolo, potremo dare qualche gioia alla città».
N.B.: Il Derby della Lana mancava da 25 anni. Dal 98/99, in serie C2. Allora fu Biellese-Borgosesia 1-0 (il 25 ottobre davanti a 1.700 spettatori, rigore di Alessandro Comi) poi Borgosesia-Biellese 0-0. Quest’anno all’andata a Borgosesia i bianconeri hanno vinto 2-0 (reti di Marra e Naamad).
IL LIBRO – “George Best. L’ immortale”, di Duncan Hamilton, editrice 66THAND2ND, 2015, 25,00 euro. “Nessun calciatore si era prestato in maniera così totale alle fantasie romantiche dei tifosi. Nessun calciatore era stato fino a tal punto l’emblema della propria epoca – e probabilmente nessun altro lo sarà mai. E infine nessun calciatore aveva mai rallegrato i sensi con la stessa felicità che animava lui, quasi fosse capace di ignorare le leggi della fisica e trovare una scintilla di infinito in una serie finita di gesti atletici. Assistere alle sue meraviglie significava a volte non credere ai propri occhi… Per 5 anni, dall’inizio del ’66 alla fine del ’70, fu nell’insieme il migliore di tutti, il giocatore di miglior talento sulla faccia della terra”. Un consiglio. Prima di leggerlo andate a pag. 447. Trovate le fonti documentali e bibliografiche, guardare qualche filmato tra quelli citati. Poi cominciate dall’inizio.