Di piatto, di collo, di punta e… di tacco (24)
La rubrica di Roberto Cominoli
Succede che ogni tanto dalla casa madre romana, la Lega Nazionale Dilettanti, venga fuori qualcosa di nuovo. Stavolta l’occasione per modificare le legge sui “giovani” da schierare obbligatoriamente in campo c’è. Vediamo se i presidenti di Eccellenza e Promozione sapranno approfittarne. Ecco il conquibus.
UNO – La Lega Nazionale Dilettanti (LND) pur confermando l’intenzione di proseguire con le regole sull’impiego dei giovani calciatori nei campionati dilettantistici per la stagione 2025/2026, ha decretato che “…i Comitati Regionali e Provinciali potranno decidere di rendere obbligatorio l’utilizzo di uno o più giocatori di determinate fasce d’età per tutta la durata delle partite. Per quanto riguarda la Coppa Italia dilettanti e gli spareggi di Eccellenza per la Serie D, invece, non ci saranno limiti d’età: potranno giocare tutti i tesserati con almeno 15 anni compiuti. Nei campionati giovanili, ci saranno alcune regole specifiche: Juniores Under 19 Regionale: potranno giocare i nati dal 2007 in poi, con massimo tre fuori quota nati dal 2006. Juniores Under 19 Provinciale: potranno giocare i nati dal 2007 in poi, con massimo quattro fuori quota nati dal 2005. Under 18 Regionale e Provinciale: potranno giocare i nati dal 2008 in poi, senza fuori quota ammessi.
DUE – La stessa LND ha dunque deciso di puntare ancora sui giovani, confermando la volontà di sviluppare il calcio dilettantistico attraverso l’impiego di calciatori appartenenti a prestabilite fasce di età ma non lo farà più imponendo un numero minimo di giovani da impiegare come fuoriquota in determinate annate di nascita. Dal 1° luglio 2025 saranno i Comitati Regionali e Provinciali a poter rendere obbligatorio l’impiego di giovani calciatori per l’intera durata delle gare nei campionati di Eccellenza e Promozione, tenuto conto dell’intervenuto mutamento del quadro normativo collegato all’entrata in vigore del Decreto Legislativo 36/2021.
MODIFICHE – In relazione a quanto previsto, dovranno in ogni caso eccettuarsi i casi di espulsione dal campo e, qualora siano state già effettuate tutte le sostituzioni consentite, anche i casi di infortunio dei calciatori delle fasce di età eventualmente interessate. N.B.: la svolta arriva anche in relazione all’abolizione del vincolo sportivo e non solo. In buona sostanza la LND ‘invita’ a proseguire nella valorizzazione dei giovani, e quindi nel porre l’obbligo, ma a differenza del passato lascia ai comitati regionali la decisione sui “giovani” da impiegare. Fosse per me non imporrei alcun obbligo, né in Eccellenza, né in Promozione, ma premiando a livello soldoni chi presenta le squadre più giovani senza retrocedere. Come già fanno in D.
SERIE D NON CAMBIA – Per quanto attiene ai Campionati dilettantistici della stagione sportiva 2025/2026 diversi dall’Eccellenza e dalla Promozione, si fa rinvio alle consuete disposizioni che saranno emanate dalla Lega Nazionale Dilettanti attraverso il proprio Comunicato Ufficiale n. 1. Del resto il Coordinatore dell’Interregionale avvocato Luigi Barbiero aveva detto nella riunione del dicembre 2003: “Gli effetti delle nuove norme sul vincolo dei calciatori e le scelte dei professionisti riguardo i Campionati Primavera avranno delle ricadute inevitabili anche sulla Serie D. Il Dipartimento Interregionale, prima di prendere un provvedimento, ha coinvolto tutte le società. E’ emersa la necessità di non creare un’annualità doppia riguardo l’utilizzo dei giovani per non sovrapporci con i club professionisti. Così nelle stagioni 2024/2025 e 2025/2026 saranno tre gli under obbligatori da schierare in campo, un 2004, 2005 e 2006 per il prossimo Campionato (quello attuale, n.d.r.) ed un 2005, 2006 e 2007 per quello successivo”. Amen.
GIA’ VINTO – Sono due ad aver già timbrato la promozione in serie D. Prima squadra a festeggiare il Barletta (Puglia) che dopo 32 gare, la settimana scorsa, ha raggiunto l’obiettivo prefissato avendo raggiunto 76 punti (23 vinte, 7 pareggiate, 2 perse, media punti 2,37 a gara) con 61 gol fatti e appena 16 subìti. Il Galatina ed il Polimnia erano a 18 punti, quando mancavano 6 gare alla fine (ieri il Barletta ha pareggiato in casa 0-0, i punti salgono a 77). Allenatore è Pasquale De Candia, 55 anni, di Molfetta, che la scorsa stagione era stato per poco più di due mesi alla guida della Fidelis Andria in serie D, arrivato dopo Francesco Farina e poi sostituito da Giuseppe Scaringella. Sabato questo invece ,pareggiando con la Sestese di Sesto Fiorentino, il Camaiore ha vinto il suo girone con 5 giornate d’anticipo. La squadra toscana, allenata da Pietro Toscani, è ancora IMBATTUTA (59 punti, 17 vittorie e 8 pareggi).
IL LIBRO – Dura solo un attimo, la gloria. La mia vita, di Dino Zoff, Mondadori Best Sellers 2015, euro 10,45. “Ho giocato a calcio per quarant’anni, di cui undici di fila, senza riposarmi mai, nemmeno per una domenica, nemmeno con la febbre e con gli acciacchi. Quarant’anni trascorsi con la faccia affondata nell’erba, o nel fango, o sulle righe di gesso dell’area di rigore, con gente pronta a staccarti la testa pur di arrivare un secondo prima di te su una palla. Qualche volta ho perso, più spesso ho vinto, ma questo non è così importante. Mi hanno chiamato mito, monumento, leggenda. Le mie mani sono finite in un francobollo commemorativo firmato da Guttuso. Ho giocato a scopone con Sandro Pertini, scherzato con Karol Wojtyla, viaggiato con Gheddafi, mi sono confidato con Gianni Agnelli. Ho conosciuto ladri, poeti, eroi, capi di stato, bancarottieri, alcolisti. E oggi, dopo tutto questo, posso dire che aveva ragione nonna Adelaide: “È passato Napoleone che aveva gli speroni d’oro agli stivali, figurati se non passa anche il resto”. Da leggere.