Di piatto, di collo, di punta e… di tacco (23)
La rubrica di Roberto Cominoli
ERA TRA NOI – Allo stadio Amerigo Liguori di Torre del Greco ha debuttato per la prima volta come allenatore di una squadra professionistica, la Turris, Andrea Juliano. Non un bel momento per i brindisini (ahimè in odore di cancellazione…) ma un esordio importante per Andrea, figlio di Totonno Juliano, notissimo ex calciatore (370 gare in A più 39 in B, campione d’Europa nel ’68, ha partecipato a 3 mondiali, è scomparso nel dicembre del 2023). In qualità di d.s. del Napoli portò Krol e Maradona sotto il Vesuvio. Noi Andrea lo conosciamo bene. Infatti, dopo aver giocato nell’Alessandria, nel Novara e nel Casale tra il ’99 e il 2004, è poi tornato dalle nostre parti, segnatamente a Borgosesia e a Borgomanero, dove tra l’altro nel 2014 è stato brevemente anche allenatore (da luglio a ottobre). Centrocampista dalle buone doti tecniche, aveva un bel piede, e un bel carattere. Gli facciamo gli auguri, ma sarà dura, durissima, probabilmente impossibile da gestire. Juliano ha cominciato ad allenare proprio con i rossoblù agognini, per poi passare al Chiasso (vice di Manzo e poi di Mangiarratti) e alle giovanili dell’Ascoli (c’erano Abascal e poi Dionigi), quindi del Brindisi.
INGIUSTIZIE INEVITABILI – La scomparsa dell’Albenga in serie D (dopo quella più vicina a noi della Pro Novara, e in attesa probabilmente di altre in serie C…) ci porta a ricordare che nella classifica dei marcatori, verranno a mancare i gol di chi li ha realizzati ai suoi danni nel corso delle 28 gare disputate dalla squadra ligure. Succede che, come abbiamo sempre fatto noi di Uomini e Gol, se i realizzatori dell’Albenga troveranno comunque spazio nella pagina in ogni caso riservata alla compagine scomparsa (capocannoniere Giovanni Pinna con 6 reti), invece i gol dei rivali settimanali saranno cancellati per sempre. Chi ci perde? Restiamo a quelli che sono in alto nella classifica marcatori. A Vita sono stati tolti 2 gol, a Mencagli 1, ad Alfiero 2, a Saccà 2, a Miracoli 2, a Diop 1, a Mutton 3, a Castineira 1. E mi fermo qui.
Nuova classifica girone A. 18 reti: Vita (Vado); 15 reti: Mencagli (6 rig., Derthona); 14 reti: Saccà (2, NovaRomentin), Scalzi (3, Imperia), Miracoli (2, Ligorna), e Alfiero (1, Vado); 12 reti: Diop (4, Asti), Castineira (9, Saluzzo); Tra i molti a 10 reti anche Lischetti del Gozzano.
IL LIBRO – Consoliamo i milanisti che, come gli juventini e gli atalantini, sono usciti dalle Coppe. Arrigo Sacchi con Luigi Garlando “La coppa degli immortali”; sottotitolo Milan 1989: la leggenda della squadra più forte di tutti i tempi raccontata da chi la inventò. Baldini e Castoldi 2019, Le Boe, 18,00 euro. A scanso di equivoci. Eliminati il Vitocha, la Stella Rossa (ai rigori dopo la sospensione per nebbia con il Milan sotto di un gol e con 10 uomini per l’espulsione di Virdis (da qui il famoso epiteto Cul de Sac), Werder Brema, Real Madrid (5-0 nel ritorno a San Siro), battuto lo Steaua Bucarest nella finale a Barcellona davanti a 97 mila spettatori: 4-0, due gol di Gullit, 2 di Van Basten. Il libro finisce così: “Il calcio italiano ha sprecato 30 anni: da quella Coppa dei Campioni del 1989 non ha imparato nulla, a differenza del resto del mondo. Se non si aggiornerà in fretta, continuerà a inseguire trofei su una cyclette, come faccio io nella mia palestra di Fusignano: pedala, pedala, ma non li raggiunge mai. Con l’amaro in bocca”. Sono passati altri 6 anni da quel 2019, ma nulla è davvero cambiato, o quasi (un Europeo strappato a suon di rigori). Nell’Albo d’oro della Champions
Siamo fermi all’Inter del 22 maggio 2010 (2-0 al Bayern Monaco). Poi per 8 volte la Spagna (6 Real, 2 Barcellona), 4 volte l’Inghilterra (Chelsea 2, Liverpool e City 1), 2 volte Germania col Bayern Monaco. E noi ? Due finali perse dalla Juve e una dall’Inter. Amen.
COME SEMPRE- Sono 7 i posti in palio verso la serie D tra le 28 squadre partecipanti ai playoff nazionali (inizio 25 maggio). Abbinamenti di entrambe le fasi stabiliti tramite sorteggio integrale per aree nord, centro, sud (l’Abruzzo è passato dall’area sud a quella del centro per equilibrare il numero delle società partecipanti). Anche l’ordine di svolgimento di ogni singolo accoppiamento del primo turno è stato definito tramite sorteggio. Ovviamente non si sanno i nomi: decidono i playoff ma è chiaro che nel primo turno non potranno incontrarsi squadre dello stesso Comitato Regionale. Vediamo. Primo turno (25 maggio-01 giugno)
Gruppo A: Piemonte A-Liguria; Gruppo B: Piemonte B-Trento/Bolzano
Gruppo C: Lombardia A-Veneto B; Gruppo D: Veneto A-Lombardia C; Gruppo E: Lombardia B-Friuli VG; Gruppo F: Lazio B-Emilia Romagna B; Gruppo G: Marche-Emilia Romagna A; Gruppo H: Toscana A-Umbria; Gruppo I: Lazio A-Sardegna; Gruppo L: Abruzzo-Toscana B; Gruppo M: Basilicata-Sicilia B; Gruppo N: Sicilia A-Molise; Gruppo O: Puglia-Campania B; Gruppo P: Campania A-Calabria. Non male il compito della vincente nel Piemonte B: sulla carta la seconda dell’Alto Adige non è statisticamente tra le più forti. Ad ogni modo si qualificano al turno successivo le squadre che al termine dei due incontri avranno ottenuto il punteggio maggiore o, in caso di parità, il maggior numero di reti segnate nelle due partite (questa non l’ho capita…). In caso di ulteriore parità si effettueranno i supplementari ed eventualmente i rigori. Gli stessi criteri valgono per il secondo e decisivo turno, anche in questo caso già decisi gli accoppiamenti (8 giugno-15 giugno). Vincente E-Vincente C; Vincente D-Vincente A; Vincente B-Vincente H; Vincente F-Vincente L; Vincente G-Vincente I; Vincente M-Vincente P; Vincente N-Vincente O. Giocherà la prima gara in trasferta la squadra che nel turno precedente ha giocato in casa e viceversa. Nel caso in cui entrambe le formazioni interessate abbiano giocato in casa o trasferta sarà il sorteggio a stabilire l’ordine.