Di piatto, di collo, di punta e… di tacco (22)
La rubrica di Roberto Cominoli
SUPERPOKER – Era dalla stagione 2015/16 che non arrivava un superpoker di gol in serie D. Ieri lo ha segnato Gnigue, a Magenta. Un exploit che – dicono a tarda sera – potrebbe costare la panchina al mister di casa, Alessandro Lorenzi. Dicevo del 2015/16. In quella stagione segnarono 5 gol in un solo match Wilson Cruz in Albalonga-Astrea 5-1 (alla 1a giornata), Davide Evacuo in San Severo-Aprilia 5-1 (alla 7a giornata). Carlo Ferrario in Bra-Novese (con un rigore nel 6-0 finale) all’ultima di campionato, arrivando a 32 reti in stagione. El Hadji Macoumba Gningue, 29 anni, ha segnato al 7°, 18°, 31° p.t., e al 8’ e 29’ s.t. Lo scorso anno nel Ponte San Pietro aveva messo dentro 15 reti, con 2 rigori. In questa stagione, prima di ieri, era arrivato a 11 reti in 26 presenze, con 11 sostituzioni avute, una fatta e 2.157 minuti giocati. In precedenza aveva giocato soltanto in campionati minori, nella Verdellinese, nel Gorle, nella Gavarnese e infine in Eccellenza nel Forza e Costanza. Mai dubitare: se hai qualcosa, uscirà fuori, prima o poi.
ERA ORA – Riccardo Vono, di Omegna, nato il 31 ottobre del 2000, ieri ha segnato il suo primo gol stagionale che è valso il pareggio alla Nocerina (girone H di serie D). Subentrato al 30’ della ripresa, dopo 9’ é andato in rete di testa. Mi diceva appunto ieri a Stresa suo padre Domenico, ex calciatore e ora allenatore, che stava recuperando dopo un infortunio. Gozzano, Sondrio, Gozzano, Giana, Gozzano, Chieri, Cerignola, ora Nocerina: il suo via vai, con base di partenza e spesso arrivo a Gozzano. Un andirivieni che faceva pensare al peggio (solo calcisticamente parlando, sia chiaro). Quest’anno ha sinora maturato, con quella di eri, 19 presenze, con15 sostituzioni fatte e 3 avute, per un totale di 603 minuti di gioco e 4 assist (non male in questa particolare qualità). Il fisico non gli manca, può solo migliorare. Uno di Omegna che viaggia la penisola ci voleva, no?
SCONTRI – L’Omegna torna in serie C2 nell’80/81. Ma niente derby col Novara, che peraltro retrocede dalla C1. E allora nell’81/82 comincia la serie dei Derby rossoneri-azzurri in questa categoria. Ve lo dico subito, a scanso di equivoci. Nessuna sconfitta rossonera a Novara! 1) 4/10/81 Omegna-Novara 0-0; 2) 14/03/82 Novara-Omegna 0-1: segna Mimmo Marangi al 90’, allenatore Zanetti. 3) 24/10/82 Omegna-Novara 0-1 segna Talarico; 4) 06/03/83 Novara-Omegna 1-1: Discepoli (N) e Tirapelle (O) entrambi su rigore, allenatore Roberto Gori (scomparso di recente); 5) 9/10/83 Novara-Omegna 0-0: in rossonero l’ex Jacomuzzi, allenatore Leo Siegel (appena scomparso); 6) 19/02/84 Omegna-Novara 0-2: a segno Boni (r) e Legnami. 7) 14/10/84 Novara-Omegna 0-0; 8) 24/02/85 Omegna-Novara 1-1: segnano Balacich su rigore e Farina, allenatore Marino Bergamasco; 9) 03/11/85 Novara-Omegna 0-0: gli ex in azzurro sono Pioletti, Domenicali e l’allenatore Giancarlo Danova; 10) 09/03/86 Omegna-Novara 0-0: allenatore rossonero tale D’Antuono (horroresco…). Fine delle trasmissioni. L’Omegna retrocede in D, poi retrocede ancora e addirittura scompare per qualche anno. Il Novara rimane in C2 (nel 1990 retrocesse perfino ma fu ripescata) fino al 95/96. In C1 rimase solo una stagione. Poi dal 2002/03 la rinascita fino al ritorno in serie A (2011/12).
IL LIBRO – Voltiamo pagina, stavolta. Sempre calcio, ma di racconti gialli. Da Sellerio editore, 2016, 14,00 euro. Titolo: Il Calcio In Giallo. Si tratta di 7 racconti (4 di italiani, Malvaldi, Manzini, Recami, Savatteri). Uno di questi riguarda i Vecchietti del Bar Lume, un altro il fosco, torbido, affascinante Rocco Schiavone. Leggibili tutti e sette. Di sera, invece di guardare quelle scialbe partite di serie A di quest’anno…
LE FRASI – Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi (Bertrand Russell). Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (Woody Allen). Non esiste grande genio senza una dose di follia (Aristotele). Un giorno le macchine (IA) riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse sarà in grado di porne uno (Anonimo?).