Nell’ambito degli ordinari controlli periodici volti a verificare le metodologie di depurazione delle acque reflue urbane, i Carabinieri Forestali di Santa Maria Maggiore congiuntamente a personale tecnico di A.R.P.A. Piemonte avevano collocato presso il depuratore intercomunale ubicato in località “Meis” del Comune di Re un apposito campionatore automatico della qualità delle acque sottoposte a depurazione. Tale apparecchiatura era stata collocata all’interno del pozzetto di scarico delle acque superficiali trattate dal depuratore al fine di controllarne i valori. Il sistema, trascorso il periodo minimo di 24 ore di monitoraggio, avrebbe quindi dovuto restituire automaticamente l’esito delle analisi qualitative delle acque sottoposte a trattamento da parte dell’impianto. Qualche ora dopo l’installazione del sistema di monitoraggio però i militari, durante l’ordinaria attività di controllo del territorio, hanno individuato un incaricato dell’impresa deputata alla gestione del depuratore il quale aveva proceduto ad asportare il terminale del tubo di prelievo posizionato da A.R.P.A. Tale tubazione era stata quindi collocata dal medesimo operatore all’interno di una tanica contenente acqua pulita alterando conseguentemente le condizioni di campionamento originarie. Verificato l’accaduto i Carabinieri Forestali hanno posto sotto sequestro penale la tanica e denunciato l’operatore per la consumazione dei delitti di frode processuale ed
impedimento di controllo.
Depuratore di Re Manomessa la strumentazione di controllo della qualità dell’acqua
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