Dall’inizio di settembre i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno già recuperato 25 cercatori di funghi dispersi o infortunati, di cui 3 deceduti in Ossola nell’ultima settimana.
”Il dato – spiegano dal Soccorso alpino regionale – in sé non è allarmante se consideriamo che complessivamente erano stati recuperati 61 fungaioli nel 2024 e 97 nel 2023, ma è un segnale di allerta per tutti gli appassionati di micologia che nel corso dell’autunno si cimenteranno nella cerca”.
La delegazione Piemontese del Soccorso alpino civile ha analizzato i motivi che più spesso provocato gli incidenti. Rispetto agli interventi di quest’anno 10 di essi sono stati causati da cadute o scivolate, 3 da perdita di orientamento e 3 per problemi fisici legati a stanchezza o malori. Uno degli aspetti più determinanti nella prevenzione è l’utilizzo di calzature idonee all’attività, cioè scarponi da montagna al posto degli stivali di gomma per ridurre più possibile il rischio di scivolate”.
Dai volontari arriva qualche consiglio per scongiurare situazioni di pericolo.
“Per limitate le perdite di orientamento – spiegano gli esperti – può essere utile utilizzare la tecnologia GPS e, soprattutto, comunicare con precisione a qualcuno l’area in cui ci si vuole recare anche per aiutare i soccorritori in caso di operazioni di ricerca dispersi. Infine, in virtù dell’aumento dell’età media dei cercatori di funghi, è opportuno commisurare lo sforzo fisico alle proprie condizioni fisiche generali e di allenamento”.
