La Polizia di Stato ha intensificato i controlli amministrativi sul rispetto della norma in materia di detenzione di armi.
Gli agenti dell’Ufficio Armi e licenze della Questura di Verbania hanno ritirato complessivamente 61 armi di vario genere a seguito di lascito spontaneo da parte dei detentori o titolari di porto d’arma che non hanno provveduto né manifestato la volontà di munirsi di un nuovo certificato medico.
Le armi così ritirate verranno avviate alla distruzione al centro abilitato Ce.Ri.Mant di Milano.
Sette cittadini residenti in provincia sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per omessa denuncia della variazione del luogo di custodia delle armi, previsto dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza nel caso in cui il detentore o il titolare del porto d’armi sposti il luogo di detenzione.
Incisiva anche l’attività di verifica dei requisiti previsti per il rilascio o il rinnovo del porto d’armi, nei casi in cui chi presenta la domanda sia incorso in guida in stato di ebbrezza o se sia stato segnalato alla Prefettura.
In due casi l’istanza è stata rigettata per la mancata presentazione davanti alla commissione medica dell’Asl mentre in un caso la validità del porto d’armi è stata ridotta a 18 mesi.
Il Questore ha revocato la licenzia di porto d’armi al cacciatore di frodo scoperto dalla Polizia provinciale nello scorso mese di settembre nell’indagine che ha portato alla denuncia di 5 bracconieri.
Controlli intensificati da parte della Questura di Verbania sulle norme in materia della detenzione di armi
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