Chiude l’asilo di Fondotoce. La struttura comunale era gestita dalla parrocchia. Costi di gestione troppo alti e calo dei bambini hanno portato alla decisione di serrare la struttura. Ieri ultimo giorno di scuola per bimbi e maestre e tutto il personale. Il saluto sulla pagina social della scuola dell’infanzia: “Oggi la nostra scuola chiuderà i battenti e, dopo 111 anni di storia, non riaprirà a settembre 2025. Un giorno di forti emozioni per noi e per tutti quelli che hanno frequentato e amato questo luogo, da studenti, genitori, nonni, insegnanti, cuoche, volontari, direttrici, consiglieri.
Quando si chiude una scuola, un luogo di aggregazione e di educazione, e si chiude un capitolo, è un giorno triste per una comunità. Speriamo sia possibile ricominciare a lavorare con i bambini, in un futuro non troppo lontano, in questo luogo magico, immerso nel verde del parco naturale.
Con i nostri volti sorridenti, nonostante la tristezza, auguriamo buona estate e buona vita a tutti, ma soprattutto ai bimbi che da settembre andranno alla scuola primaria o frequenteranno nuove scuole dell’infanzia”.
Si poteva fare di più per salvare l’asilo, dicono i consiglieri Silvia Marchionini e Patrich Rabaini. “Quando non esiste la volontà di “fare” – attaccano -. Oggi l’asilo di Fondotoce cessa di esistere, un pezzo di comunità se ne va, per questa ormai, purtroppo nota, propensione di tagliare fuori servizi nelle aree più periferiche. Sicuramente calo demografico, struttura obsoleta, sulla quale, in 100 anni, tutte le Amministrazioni passate hanno però investito, contribuiscono all’esigenza di una seria valutazione di pro e contro, ma che il Comune di Verbania nei panni della sua Amministrazione e quindi del Sindaco, non abbia neppure pensato ad imbastire un’interlocuzione con la cittadinanza, di organizzare una riunione del Consiglio di Quartiere, di divulgare un avviso esplorativo, nel tentativo di attuare un progetto di comunità, per cercare investitori, rimandando alla giustificazione retorica (denaro, bambini) non è credibile. È il segnale di un’estraneita’ ai problemi profondi della città”. Concludono Rabaini e Marchionini: “E dire che quando c’è la volontà e la potenza della comunicazione tra le parti, esempi virtuosi ne abbiamo, basti pensare alla recente vicenda, risolta per il meglio, della scuola di Belgirate. Non fatti, ma stavolta neanche parole di ringraziamento a chi ha gestito l’asilo con amorevole cura in questi anni”
Nel dibattito social interviene anche l’assessore Daniele Capra spiegando che l’amministrazione non avrebbe potuto assumere la gestione: “purtroppo il Comune non poteva. Ad oggi il Comune gestisce solo due asili nido ed un terzo prossimamente. Le scuole dell’infanzia, come Fondotoce, all’interno del comune di Verbania, sono gestite da due privati religiosi e le altre otto dallo Stato. Essendoci diversi posti liberi in queste scuole non era pensabile né fattibile la gestione da parte del Comune di un’altra scuola dell’infanzia che non è mai stata gestita dal Comune. La decisione di chiudere ci è stata notificata ufficialmente diverse settimane fa a firma di don Antonio Calore in qualità di responsabile e titolare della scuola dell’infanzia di Fondotoce. Le ragioni, ripeto, sono state i costi di gestione non più sostenibili e il calo degli iscritti. Sicuramente la struttura non sarà abbandonata ma valorizzata sempre in campo socio-educativo. “
Chiude l’asilo di Fondotoce, dopo 111 di storia non riaprirà a settembre 2025
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