Si sono tenuti l’ultimo Consiglio Direttivo, l’ultima Assemblea dei soci dell’Ente Fiera del Lago Maggiore ed è stato definitivamente sciolto l’Ente. I fondi di cassa destinati a 26 associazioni di volontariato, sociali e sportive di Arona. Scompare così, dopo 63 anni, la manifestazione che ha fatto la storia della ripresa economica dell’intero lago Maggiore e di tutte le province che vi si affacciano. Ben 53 edizioni, tra i giardini di corso della Repubblica e piazzale Aldo Moro. Tra gli anni Sessanta e Novanta la rassegna ha fatto conoscere ai visitatori i prodotti le macchine, le lavorazioni e le novità del mercato. Allora non c‘erano le TV commerciali e Internet per cui non c’era alternativa per far conoscere al pubblico le novità. Ha attirato nei 53 anni una media che oscillava tra i 100 e i 120 mila visitatori, per un totale complessivo stimato di oltre cinque milioni di persone, 250 stand per edizione, per un totale complessivo di quasi 14 mila espositori. C’è molta amarezza tra i componenti del Direttivo. Il presidente Pietro Oberto afferma:”Ormai è tutto in mano al liquidatore Stefania Vercellotti, a lei abbiamo affidato le ultime formalità per lo scioglimento definitivo dell’Ente”. Il vicepresidente Luigi Fanchini:”Non è stato possibile portare a compimento i progetti. Sarebbe piaciuto rimanesse attiva come associazione per organizzare eventi di pochi giorni, tra cultura e spettacolo”. Il segretario generale Alberto Tampieri dice:”Per quasi mezzo secolo abbiamo portato avanti l’opera di coloro che l’hanno fondata. Un grande impegno, ci hanno gratificato i complimenti degli espositori e dei visitatori”. Conclude Gianni Caligara, storico ex presidente ultimamente consigliere:”Abbiamo un fondo di cassa che sarà distribuito alle associazioni di volontariato come prevede lo Statuto steso 60 anni fa. Una sede fissa, se ci fosse stato concesso, avrebbe consentito di continuare e fare le fiere di settore”. I fondi ammontano complessivamente a 243 mila euro che saranno suddivisi tra 26 associazioni. Tra queste l’Avis, la Croce Rossa, Pro Loco, Parrocchia, Aib, La Fabbrichetta e tante altre per complessive 26.