Una rasoiata in Corso Cavallotti, ai 1500 dall’arrivo, per sorprendere un gruppetto con troppe velociste. Sembra fatta, perché dietro le sprinter si guardano. All’ultimo km però rientra intesta l’iridata Lotte Kopecki che si mette in testa a tirare per favorire lo sprint di Loren Wiebes; loro che sono compagne alla Sd Works Protime. Longo Borghini davanti da sola con la sua maglia tricolore corre forte e tiene qualche secondo di vantaggio; basterebbe un attimo di controllo dietro e sarebbe fatta, perché la Milano Sanremo, maschile o femminile che sia è sempre un terno al lotto, ma non sarà così. Kopecki tira come una forsennata e riprende Elisa già in Via Roma, ai 200 metri dall’arrivo; è volata; vince proprio Wiebes davanti a Marianne Vos (Visma Lease a Bike) e Noemi Ruegg (EF Oatley), Elisa Balsamo (Lidl Trek) è ottava. La tricolore taglia il traguardo in fondo al gruppettino che la inseguiva poco fuori dalle prime dieci picchiando il pugno sul manubrio, segno che ci teneva e tanto. Che dire ad Elisa Longo Borghini? Che ancora una volta è stata la più fantasiosa, la più presente ed ha attaccato al momento giusto dopo che né Cipressa e tantomeno il Poggio han gatto da differenza. Purtroppo, l’organizzazione delle squadre dietro ha avuto la meglio; è stata questione di attimi ma Elisa merita solo, per l’ennesima volta, tanti applausi. Per Francesca Barale una Sanremo corsa in appoggio