A fronte delle prescrizioni arrivate del Ministero, riconfermiamo ancora una volta lanostra posizione ovvero che per noi la soluzione rimane quella di un ospedale unico
baricentrico per il VCO”. Chiara Corbellini per la Cgil Novara Vco, Elena Ugazio per la Cisl Piemonte Orientale e Roberto Vittorio per Uil Novara Vco ribadiscono la posizione in tema di sanità. “Ospedale – proseguono – che deve essere affiancato da una medicina territoriale vera che risponda ai bisogni delle persone. Non si può più aspettare – concludono – perchè il rischio reale è che in attesa di una scelta il diritto
alla salute in questo territorio diventi sempre più fragile.”
E intanto il segretario provinciale del Pd Riccardo Brezza attacca il centrodestra, dopo l’attacco del segretario della Lega Montani nei confronti di Fratelli d’Italia. “Come ampiamente previsto, sulle spalle dei cittadini del VCO si sta consumando uno scontro tutto interno al centrodestra, tra Lega e Fratelli d’Italia, su un tema cruciale come la sanità pubblica – dice Brezza -. Mentre il Ministero della Salute chiarisce in modo inequivocabile che solo un ospedale unico potrà mantenere il DEA e tutte le discipline previste dal DM 70/2015, nel nostro territorio si continua a perdere tempo, a scapito delle esigenze reali delle persone. La destra ha venduto fumo per anni e oggi ne paga il prezzo – ma il conto, purtroppo, lo stanno pagando i cittadini.” E prosegue: “In mezzo a questo teatrino politico, diventa davvero risibile l’atteggiamento del sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, che da presidente della rappresentanza dei sindaci dell’ASL continua a evitare ogni scelta, scaricando tutto sulla Regione e invocando una ‘deroga’ che nessuno ha capito cosa significhi, né come possa mai garantire il funzionamento dei due ospedali esistenti, già oggi a corto di personale.”E ancora: “ pare sia già partita la corsa al dopo Lana per la Presidenza della Provincia, e alcune scelte tattiche di qualche Sindaco lo dimostrano in modo plateale.” conclude: “Il Partito Democratico del VCO chiede scelte responsabili, alte e coraggiose. In particolare, che venga ascoltata la voce dell’assessore regionale Federico Riboldi, che da mesi appare essere l’unico all’interno della Giunta a provare, pur troppo timidamente, a dire parole di verità sull’edilizia sanitaria nel nostro territorio. Il presidente Cirio non lo silenzi per fare un favore al sottosegretario Preioni. Dimostri, per una volta, di avere davvero a cuore le sorti del VCO”.
Ed è arrivata anche la nota del tavolo Sanità di coalizione provinciale, che riunisce Partito Democratico, 5 stelle, Volt, che “accoglie con stupore l’esito della votazione della rappresentanza dei sindaci in merito al parere ministeriale sulla riorganizzazione della rete ospedaliera del VCO.
Troviamo grave ed irrispettoso l’aver ignorato la bocciatura che il 1 Luglio 2022 a(larga maggioranza) l’assemblea dei sindaci aveva espresso sull’ipotesi dei 2 ospedali rigenerati – dice la coordinatrice Michela De Nicola -. È ormai palese che un nuovo ospedale con criteri di modernità e qualità cui non si può più rinunciare rimane l’unica strada perseguibile assieme ad un’adeguata riorganizzazione della rete territoriale. La soluzione ipotizzata della persistenza dei due presidi ospedalieri di Verbania e Domodossola con compiti e servizi differenti, genera non solo disparità nell’erogazione delle cure, ma anche il persistere di una carenza di personale che oggi viene solo in parte colmata con enorme dispendio economico attraverso l’esternalizzazione di diversi servizi. Il ricorso alla specificità montana nel tentativo di mantenere i due presidi con pari potenzialità è un’ipotesi vetusta ed illusoria, avrà come esito di peggiorare ulteriormente lo stato di gravosa carenza in cui versa oggi la sanità del vco. Un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le componenti politiche e amministrative rispetto un tema di vitale importanza come quello della sanità crediamo debba essere un passo indispensabile e deciso verso un cambiamento che non può più essere rimandato. Ribadiamo quindi la ferma convinzione che un ospedale nuovo,con criteri di modernità opportunamente allocato, integrato con le case di comunità sul territorio, sia l’unico obbiettivo in cui debbano convergere le energie di tutti.”
Cgil, Cisl e Uil chiedono l’ospedale unico. Brezza (Pd) attacca: “Scontro nel centrodestra, pagano i cittadini”
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