Anche quest’anno, come avviene ormai da 35 anni, Cesara e le sue fazioni, Grassona, Egro e Colma, non avranno le luminarie natalizie. Parrocchia e comune hanno scelto di rinunciare alle luci colorate e destinare quanto avrebbero dovuto spendere per le luci ad opere di solidarietà nel mondo e sul territorio. Negli anni precedenti sono stati così raccolti, grazie anche alle tante donazioni giunte dalle province del Vco e di Novara, la considerevole cifra di 190 mila euro che sono stati utilizzati per i bisogni delle famiglie in difficoltà economiche della zona, ma anche per progetti nel terzo mondo, in Afghanistan, a suo tempo per Sarajevo, per costruire pozzi in Africa. Decine di progetti che spegnendo le luci di Natale hanno acceso la speranza in migliaia di persone. “Non vogliamo banalizzare il Natale riducendola ad una operazione legata al consumismo – scrivo il sindaco di Cesara Giancarlo Ricca e il parroco don Stefano Gallina – facciamo pertanto gesti concreti di solidarietà, di condivisione e di pace prestando attenzione e aiuto ai chi ha bisogno anche vicino a noi”. Così quest’anno i proventi andranno alla parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza che ospita tante famiglie, bambini e donne rifugiate, all’associazione Giovanni XXIII che opera nell’Ucraina e in particolare a Kherson e a Mykolaiv e per le persone che nella nostra zona vicino in difficoltà economiche. Niente luci colorate dunque, ma nelle sere di sabato e domenica i cesaresi sono invitati ad accendere tanti lumini sul davanti e balconi di casa. Un modo diverso, ma sempre luminoso, per accogliere il Natale.