Cento medici e i sindacati scrivono al Ministro della Salute per chiedere l’ospedale unico del Vco

Un nuovo appello per l’ospedale unico del Vco. A sottoscriverlo è l’intero consiglio dell’Ordine dei Medici provinciale, insieme alle segreterie dei sindacati di categoria, e da più di cento medici, ospedalieri e non, di varie specializzazioni. La lettera è indirizzata al Ministro della Salute Orazio Schillaci, al Sottosegretario Marcello Gemmato, al presidente della Regione Alberto Cirio, all’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, al presidente della Provincia Alessandro Lana, ai sindaci del Vco.
“L’ordine dei medici chirurghi del Verbano Cusio Ossola, in qualità di organo sussidiario dello Stato si rivolge a voi con urgenza per ribadire con fermezza la necessità di un radicale cambio di rotta nella riorganizzazione ospedaliera e della sanità nel nostro territorio”.
E prosegue “Se non si prende atto di questa realtà e non si infonde fiducia, speranza e entusiasmo con atti concreti non solo i medici non hanno futuro, ma la sanità non ha futuro senza medici”.
I medici dicono no a “interventi superficiali su strutture obsolete, creando gerarchie inadeguate che non affrontano le reali esigenze del territorio”.
Il progetto della Regione, attualmente sottoposto al Ministero, è di una ristrutturazione completa di Castelli e San Biagio con un investimento di 100 milioni di euro ciascuno.
Un approccio che i medici non condividono, che “non solo è insostenibile, ma potrebbe trasformarsi in un lungo incubo di lavori in corso, aggravando ulteriormente le difficoltà che gli operatori oggi affrontano per garantire, nonostante tutto, una qualità delle prestazioni sanitarie”.
La lettera prosegue con la richiesta di una revisione seria e integrata della rete ospedaliera, promuovendo una vera riorganizzazione delle cure primarie e dell’emergenza.
Ripercorrendo i fatti degli ultimi anni, ricordano lo studio Ires Piemonte che si sarebbe orientato per un ospedale unico, e la decisione della conferenza dei sindaci del primo luglio 2022 che aveva chiesto il presidio unico E concludono: “Siamo fortemente convinti che solo un ospedale Nuovo, Unico e Centrale sia la risposta etica, deontologica, appropriata ed efficace ai bisogni di salute della nostra comunità per una sanità nel nostro territorio che rispetti l’articolo 32 della Costituzione”.