La commissione legalità del consiglio regionale del Piemonte ha effettuato nella tarda mattina un sopralluogo al cantiere di riqualificazione del Castello di Miasino, sul lago d’Orta, in provincia di Novara. Il castello, con il suo ampio parco, era stato sequestrato e confiscato alla criminalità organizzata per poi essere consegnato alla Regione con una cerimonia il 19 febbraio 2016. “Il Castello di Miasino – ha dichiarato l’assessore regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale al termine del sopralluogo – è l’unico bene di proprietà della Regione Piemonte sequestrato alle mafie e lo dobbiamo restituire quanto prima alla comunità. Abbiamo investito un milione e seicentomila euro per fare in modo che quando partirà il bando della manifestazione di interesse, i soggetti che potranno presentare domanda non si debbano accollare delle spese. I tempi di chiusura del cantiere dovrebbero essere fra la primavera e l’estate del 2025. Per quanto riguarda il parco e la casa del custode stiamo facendo della manutenzione conservativa, la non apertura di un ulteriore cantiere non impedisce l’utilizzo del Castello”. Il presidente della commissione legalità Domenico Rossi ha invece evidenziato: “Il ruolo che la commissione vuole avere è l’affermare con forza che la lotta alle mafie non va delegata solo a magistratura e forze dell’ordine. Le istituzioni devono fare la propria parte con la promozione della cultura della legalità”.
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