Una signora di 65 anni di Lesa passeggia accompagnata da Carlotta, un bell’ esemplare di barboncino femmina. Costeggia la sponda dell’Erno verso la foce. È originaria della Svizzera tedesca; a un tratto accusa un malore, si accascia. La barboncina le si fa attorno, comprende che la sua padrona sta male, inizia ad abbaiare con quanta più forza ha, un passante poco lontano scorge la scena, si avvicina e chiama i soccorsi. La donna non si riprende. Tempestivo l’intervento di una ambulanza della Cri di Lesa, distaccata al 118. Il medico decide di adagiarla sull’ambulanza e trasferirla all’Ospedale Maggiore di Novara. Il codice è rosso.
Carlotta, “Lotta” per la padrona, non si è allontanata un istante dalla donna. Quando si chiudono le porte della Croce Rossa osserva emettendo guaiti. La scena commuove tutti. Mentre l’ambulanza sfreccia verso Novara è necessario accudire alla barboncina. S’interpellano gli agenti della polizia locale.
Il sindaco Luca Bona dice:”Si è pensato di affidarla momentaneamente ad un canile, non c’erano alternative. Oppure trovare un affido”. Sarebbe stato come punirla dopo che si era prodigata per salvare la sua padrona. I soccorritori si attivano per cercare casa a Lotta.
Un medico del 118 non esita:”Me ne prendo cura io! Attraverso un affido temporaneo sino al migloramento delle condizioni della signora e al suo ritorno a Lesa”. Gli agenti verbalizzano: ”Affido temporaneo della cagnolina al dottore”. Quattro anni, color marroncino nocciola, Carlotta fa una festa commovente al neo padroncino temporaneo. Un modo per gratificare i soccorritori di aver prestato aiuto alla sua padrona, o meglio, aveva anche capito che non sarebbe stata abbandonata.
La donna, che non ha parenti in Italia, ma solo in Svizzera, è ora ricoverata in terapia intensiva nel reparto di Cardiologia del Maggiore di Novara. Tutti le augurano di trascorrere la Pasqua a casa in salute. Carlotta l’attende!