Iniziano ormai a scarseggiare gli aggettivi per descrivere il momento storico che sta vivendo la canadese italiana. Dopo l’argento olimpico di Parigi, agli Europei di Racice sono arrivate altre due medaglie, un oro e un bronzo. Protagonista, come sempre, il verbanese Carlo Tacchini, capace di conquistare non solo il titolo europeo nel C2 500 nell’ormai rodata coppia con il canavesano Gabriele Casadei, ma anche la terza piazza nel C1 5000. In virtù della bella prova messa in acqua nelle batterie di qualificazione (chiuse al secondo posto alle spalle dei forti ungheresi Kristof Kollar e Istvan Juhasz), il duo azzurro si è qualificato direttamente alla finale, dove ha ritrovato come principali avversari i vincenti della propria batteria e gli spagnoli Daniel Grijalba e Adrian Sieiro, già secondi nella prova di Coppa del Mondo tenutasi in Ungheria, a Szeged, solo poche settimane fa. Gli azzurri hanno sfruttato la loro classica condotta di gara: una partenza piuttosto lenta, seguita dall’imposizione di un ritmo insostenibile per chiunque nei secondi 250 metri. A contender loro la vittoria finale proprio l’imbarcazione spagnola, che ha chiuso staccata di soli 90 centesimi; terzi Kollar e Juhasz in 1:36.978. 1’36’’058 è invece il tempo che è valso il titolo europeo: per la cronaca, si tratta del miglior tempo mai fatto registrare in una competizione continentale, più basso di quasi 5 secondi rispetto al crono che era valso l’argento olimpico lo scorso anno (1’41″08). Vero, contano, e parecchio, anche le condizioni di gara, ma è un dato che può e deve far riflettere.
Come si diceva, Tacchini ha poi conquistato anche il bronzo nella finale diretta del C1 5000, distanza che ha dimostrato più volte di sentire sua. 23′:38″.796 in questo caso il suo crono, battuto soltanto dal moldavo Tarnovschi e dal polacco Glazunow. Nel C1 1000, dopo l’accesso alla finale, Carlo ha invece terminato al quinto posto complessivo.
Una spedizione senza dubbio ricca di soddisfazioni per il verbanese, al suo terzo oro europeo: gli altri due erano arrivati lo scorso anno nel C2 1000 m e nel 2023, sempre nel C2 500.