Sono settimane di freddo su tutto il novarese, in particolar modo ad Arona. Più nel dettaglio all’istituto Fermi, 1.300 allievi, non fuori ma dentro. La protesta degli studenti :”Siamo esasperati e infreddoliti nella giornata di lunedì abbiamo fatto sentire la nostra voce inscenando una protesta nei corridoi”. I portavoce aggiungono :”Vogliamo segnalare un disagio frequente che si è verificato nelle ultime settimane riguardante la temperatura interna della scuola. Inizialmente i termosifoni avevano una temperatura bassa, mentre da giovedì 5 dicembre erano totalmente spenti e la temperatura era inferiore al limite della legge, ovvero minore di 18 gradi, addirittura in alcune aule si sono registrati 9 gradi”. Da parte degli alunni della scuola vi è stata una protesta con la volontà e il diritto di abbandonare l’istituto come previsto dalla legge. Affermano: ”Questa iniziativa ci è stata bloccata e la nostra
uscita è stata ritenuta ”illegittima”. In aggiunta non ci è giunto nessun avviso riguardo la situazione disagevole all’interno della scuola”.
La replica dell’assessore provinciale Andrea Crivelli. “La scuola ha segnalato ieri presto, tra le 7 e le 7.30, il blocco della caldaia, problema che è stato risolto intorno alle ore 8.45. Ovviamente, sono poi necessarie alcune ore per riportare la temperatura a regime. La scorsa settimana abbiamo sostituito una pompa non funzionante che generava disservizi su un’ala di un piano dell’Istituto, interverremo nuovamente con la sostituzione di un’altra pompa il cui funzionamento è incostante e riguarda un’altra ala su un altro piano”. Crivelli vuole incontrare gli studenti: ”Ci siamo raffrontati più volte con la dirigente scolastica, Chiara Ilardo e per suo tramite abbiamo fissato un incontro con i rappresentanti degli studenti eletti in Consiglio di istituto per un confronto mirato al caso”.
Caldaia in panne : ad Arona studenti dell’istituto Fermi al freddo
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