Per tre giorni il Borgo della Cultura a Domodossola si è trasformato in palcoscenico en plein air. Le piazze Mercato e Rovereto assieme all’ex Cappella Mellerio e alla chiesa Collegiata hanno accolto i tanti ospiti arrivati in città quali ospiti/relatori di Domosofia. Il tema scelto dall’amministrazione comunale è stato il talento. Argomento trattato in tutte le sue sfaccettature.
Apprezzato l’intervento del critico d’arte Vittorio Sgarbi che ospite della collegiata ha dialogato con Federico Troletti. Sgarbi è stato invitato a trattare il tema del “talento nell’arte”. Un intervento che ha incantato il numeroso pubblico perché ha saputo unire temi apparentemente lontani con esempio calzanti. Ha parlato per esempio di Giotto e della sua arte ma ha anche sottolineato l’importanza della scuola. “La riforma più importante a cui gli studenti posso ambire – ha detto Sgarbi in un passo del suo intervento – è quella di incontrare insegnanti che sappiano comunicare passione non solo il sapere fine a se stesso”
Poche ore prima, nel pomeriggio, era stato il meteorologo Andrea Giuliacci ad intrattenere la piazza domese. Il tema : il talento della previsione. Professore del corso di Fisica dell’Atmosfera presso l’Università Milano Bicocca ha parlato della sua professione e ma anche di cambiamenti climatici e di come questi finiscono per influenzare la vita quotidiana di tutti noi.
Il sipario è calato nel tardo pomeriggio di domenica quando in piazza Mercato è arrivato Marino Bartoletti. Giornalista e scrittore, Bartoletti ha dialogato con il collega Beppe Gandolfo. La partita e il festival degli dei : il talento nel calcio e nella musica i temi trattati con un piccolo fuori programma in apertura : il ricordo di Bartoletti del cugino prete. Si tratta di don Luigi Tramonti, storico sacerdote di Pallanzeno e della valle Antrona scomparso qualche anno fa.
Bartoletti si è lasciato andare a qualche ricordo personale del prete tifoso strappando più di un applauso della piazza domese.
Calato il sipario su Domosofia
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