A Bognanco fermo lo stabilimento per l’imbottigliamento delle acque minerali. Chiuso da qualche giorno anche il parco delle terme e la Piscina con l’area Wellness. “Non potendo utilizzare la sorgente Gaudenziana stiamo cercando di effettuare un collegamento con l’acquedotto. Solo così potremo riprendere a lavorare. La Gaudenziana veniva impiegata anche per le operazioni interne”. A parlare è Haralabos Melenos, il proprietario della società Bognanco acque che replica così alla notizia relativa al fermo delle attività collegate alle terme.
Non è la prima volta che negli ultimi mesi la società termale balza agli onori della cronaca locale. Tutto ha avuto inizio con il mancato rinnovo della concessione allo sfruttamento della sorgente Gaudenziana a cui hanno fatto seguito due ricorsi da parte delle Acque Bognanco. Ma l’imprenditore greco respinge le contestazioni alla base del mancato rinnovo, prima fra tutte la non presentazione di un piano industriale. “Noi siamo artigiani non industriali – dice – e il piano è stato redatto da uno studio specializzato di Novara. Lo abbiamo presentato ma ci è stato detto che non andava bene”.
La chiusura del parco e delle terme ha inevitabilmente creato malumori in paese. Sull’argomento è intervenuto il sindaco. Mauro Valentini ha commentato : “Dal momento in cui l’acqua è un bene pubblico ed una fonte di ricchezza per la nostra valle mi sembra più che doverosa la richiesta dell’ente pubblico di un piano industriale e finanziario serio ed efficace in cui ‘imprenditore, attraverso strategie di mercato, spieghi come intenda valorizzare il bene datogli in concessione. Ľ acqua è di proprietà pubblica e come tale il suo sfruttamento è legato ad una concessione a tempo determinato che viene rilasciata sulla base di specifici requisiti. Il mancato rinnovo della concessione è dovuto, oltre alla mancata presentazione di un piano industriale in linea con gli standard richiesti, ad altre problematiche ben più gravi e di cui il signor Melenos è perfettamente a conoscenza.
Bognanco. Stop all’imbottigliamento delle acque, ferme le terme
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