Questa domenica 29 settembre alle 14.30 si terrà in Auxologico Piancavallo la conferenza di chiusura
della mostra fotografica Chiave di Svolta.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Amici Obesi Onlus, ed è aperto al
personale di Auxologico, ai pazienti e ai parenti in visita.
La mostra, composta da 19 pannelli fotografici, racconta le storie di persone con obesità raccolte da
Daniela Consonni. Le immagini sono realizzate in bianco e nero da Stefano Barattini con una tecnica
particolare che sottolinea il momento di passaggio verso una maggiore consapevolezza della propria
malattia e della necessità di dare una svolta alla propria vita.
Il titolo “Chiave di Svolta” rappresenta il momento cruciale di tale cambiamento. Questo titolo evoca la
scintilla che ha fatto scattare la voglia e il coraggio di rimettersi in gioco in un percorso di cura
impegnativo, spesso dopo “avere toccato il fondo” come testimoniato da tutti i partecipanti al progetto.
Il messaggio principale è che l’obesità è una malattia complessa, ma con il giusto aiuto e supporto è
possibile migliorarne la gestione e abbattere lo stigma del peso che può avere un impatto negativo sulla
salute fisica, psicologica, sociale e la qualità della cura delle persone che ne soffrono.
Per Auxologico interverrà l’Ing. Elena Gargantini, Direttrice Area Piemonte di Auxologico.
Il Centro Ospedaliero Obesità di Auxologico Piancavallo rappresenta un punto di riferimento a livello
europeo per la cura e la riabilitazione dell’obesità di adulti, bambini e adolescenti. Auxologico vanta
un’esperienza pluridecennale nel trattamento specialistico e integrato dell’obesità, e ha
sviluppato conoscenze scientifiche e protocolli diagnostici e terapeutici avanzati presi a modello in Italia
e in Europa.
La peculiarità dell’approccio di Auxologico alla grande obesità è la personalizzazione della terapia sul
problema di salute prevalente associato all’obesità attraverso l’intervento di équipe che lavorano in
maniera specialistica sugli aspetti metabolici-nutrizionali, cardiovascolari, pneumologici, osteo-articolari,
psicologici ed educazionali.
Iris Zani, Presidentessa dell’associazione Amici Obesi Onlus, sottolinea l’importanza di chiedere aiuto
ad Associazioni come Amici Obesi Onlus e di affidarsi a professionisti qualificati e competenti che
lavorino in team multidisciplinari con acquisite competenze sull’approccio globale all’obesità, compresi
gli aspetti psicologici.