Atmosfera suggestiva quella vissuta ieri sera lungo le strette vie del centro storico di Crevoladossola. Com’è tradizione una sessantina di figuranti hanno animato il presepe vivente. Un appuntamento che ogni anno, la notte Santa, richiama nel centro ossolano centinai di visitatori.
A promuovere il Presepe vivente è il gruppo Parrocchiale crevolese. Un lavoro lungo che inizia in autunno e che la notte della vigilia coinvolge giovani e anziani del paese.
Trentatré sono i mestieri rappresentanti : dai più classici a quelli più innovativi e che ben descrivono la vita in quest’angolo di Piemonte. Ci sono per esempio i contrabbandieri ma anche il fabbro, le donne che cardano la lana, che battono le castagne. Uno spaccato d’altri tempi che per una notte proietta Crevoladossola in un’atmosfera lontano. Non mancano angoli dedicati al ristoro. Alle 23.50 il corteo di compone. In testa gli angioletti seguiti dalla Sacra Famiglia. Sul sagrato della chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo ad attenderli c’è il parroco, don Marco Piola. Poi tutti assieme entrano in chiesa per la tradizionale messa di mezzanotte ….
In Ossola è il presepe vivente più antico è però quello di Vogogna. Ambientato nel suggestivo centro storico ai piedi del castello visconteo. Qui ad animare la Sacra rappresentazione sono una novantina di figuranti. Lo spaccato che ne esce è quasi un racconto teatrale diviso tra storia e fede. Quello che Vogogna propone è un salto nel passato con antichi mestieri, pastori ma anche centurioni a rappresentare la notte Santa.
In quella che un tempo fu la Capitale dell’Ossola inferiore il presepe si anima al termine della messa. Don Nicola parroco della parrocchia del Sacro Cuore alle 22.30 attende i fedeli per la funzione religiosa. Al termine si potrà percorrere la via che porta alla Capanna della Natività. In mezzo tra antichi mestieri pastorelli anche punti di ristoro.