Parte il Giro d’Italia Women, seconda grande corsa a tappe della stagione femminile, con in gara Elisa Longo Borghini (UAE Team Emirates) e Francesca Barale (PicNic Post NL). Percorso tosto propone trabocchetti giorno dopo giorno. Il via domenica 6 Luglio con una cronometro di 13.6 km totalmente pianeggianti a Bergamo, che parte da Chorus Life e arriva in centro al ‘Sentierone’ e che farà classifica in vista della seconda tappa che subito propone un arrivo in salita nella Clusone-Aprica di 99 km. Terza tappa da Vezza d’Oglio a Trento; sono 124 km di corsa, con in partenza il Passo del Tonale che però nulla toglie ad una tappa che pare piacere alle velociste. Più dura la quarta tappa di 156 km da Castello Tesino a Pianezze, sopra Valdobbiadene: Frazione da ben interpretare con la scalata al Muro di Ca’ del Poggio e la salita finale di Pianezze (11.2 km al 7%). Giovedì 10 spazio alle velociste con la Mirano-Monselice di 108 km senza nemmeno un cavalcavia prima delle ultime tre spettacolari tappe. Venerdì 11 luglio c’è la frazione da Bellaria Igea Marina a Terre Roveresche, con arrivo a Orciano di Pesaro dopo 144 km. Dalla Riviera Romagnola si va nell’entroterra passando dalle salite di San Marino, Montecicciardo, Beato Sante e lo strappo conclusivo verso Orciano: forse non la tappa decisiva ma sicuramente con pochissima pianura. La penultima sarà forse la tappa decisiva: da Fermignano al Monte Nerone, sugli appennini umbro marchigiani. Saranno 157 km duri, non limitati alla salita finale. Sarà un crescendo di difficoltà senza tratti di respiro tra esse. Il primo di continui saliscendi porta dopo Apecchio alle pendici del Monte Nerone di cui si scala la prima parte fino a Pian di Trebbio. Si scende quindi per scalare in successione le brevi salite di Moria, Passo la Croce, Valico di Sitria e il Valico di Croce Avellana. Nel finale le atlete dovranno affrontare nuovamente la salita verso Pian di Trebbio dove iniziano gli ultimi 8 km molto impegnativi (oltre l’8% medio) che portano all’arrivo. Gran finale domenica 13 luglio, da Forlì ad Imola, con arrivo all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Dopo il primo tratto in linea che tocca Faenza si sale il Monte di Rontana ed una prima volta lo strappo della Gallisterna prima di passare una prima volta sulla linea d’arrivo. Da qui si affronteranno tre giri dell’anello che nel 2020 assegnò i titoli mondiali (Longo Borghini terza) con gli strappi del Mazzolano e di Cima Gallisterna; in tutto 138 km di corsa. “Farò classifica ma non deve diventare una ossessione – ha detto Elisa – lo affronterò serena cercando comunque di dare il massimo”, Anche Francesca vuole fare bene: “Al tricolore ho avuto buone sensazioni in salita – ha detto – spero proprio sia una bella sensazione in vista del Giro”.