Il vecchio stadio comunale di via Monte Zeda tornerà di proprietà dell’Amministrazione comunale. Lo ha deliberato il Consiglio, il costo è stato fissato in 950 mila euro. Una cifra vantaggiosa rispetto al milione e 420 mila euro che il comune di Arona nel 2001, durante il governo di Mario Velati, lo aveva ceduto a FinBrico della famiglia Brichetti. L’intento di quella società era di costruire dei palazzi residenziali. Il terreno è stato fatto valutare prima da parte dell’Agenzia delle Entrate e poi dal geometra Trabucco, ne è uscita la cifra attorno ai 900 mila euro, con l’annotazione di poter arrivare sino a un massimo di un ulteriore +15%. Quindi ancora inferiore rispetto alla prima offerta di FinBrico che era di un milione e 100 mila euro. Occorreranno 195.400 euro per abbattere i muri perimetrali del vecchio stadio, gli spogliatoi e i bagni. Sarà realizzato un parcheggio in autobloccanti e erba, per 57 stalli che occuperà circa 1.350 metri quadrati. Il restante 88% del terreno, cioè 9.450 metri, resteranno verde pubblico, parte dato alla scuola Giovanni XXIII e parte lasciato a disposizione dei cittadini. Nella stessa seduta consiliare è stato stanziato, anche l’onorario del notaio per il rogito, l’imposta di registro sul valore di 950.000 euro d’acquisto per un totale di ulteriori 90.724,16. Lo stadio di via Monte Zeda è però “legato a doppio filo” con l’area di via General Chinotto e di via Monte Bianco, ex Concerie. In particolare è un’area standard di quelle due aree; infatti nel 2009 non potendo acquistare il campo di via Monte Zeda, in quanto c’era il blocco del patto di stabilità, per cercare di rientrarne in possesso, l’Amministrazione di allora ha concesso, con variante, volumi edificabili. Nella seduta consiliare è stata stanziata la cifra di 6.000 euro per comperare un piccolo trattore per lo sfalcio dell’erba. Il glorioso stadio di via Monte Zeda, con questa approvazione, torna definitivamente di proprietà comunale con un guadagno di 470.000 euro rispetto al milione e 420 mila euro incassati 21 anni fa.