Nemmeno il coronavirus ha fermato gli organizzatori del Csi, che per ovvie ragioni hanno dovuto comunque rivedere il format
E' una tradizione. Un appuntamento irrinunciabile, che ormai appartiene al dna sportivo del nostro territorio, della corsa in montagna in particolare e della Valle Vigezzo nello specifico. E la Sgamelaa ha ancora una volta fatto centro, più forte della paura e dell'incertezza. Nemmeno il coronavirus ha fermato gli organizzatori del Csi, che per ovvie ragioni hanno dovuto comunque rivedere il format. Quella di domenica è stata una special edition, con due percorsi più brevi rispetto a quelli tradizionali, partenze scaglionate, a cronometro ed in tre corsie. Cinque i chilometri per la passeggiata aperta a tutti, con andata e ritorno tra Santa Maria e Druogno. Sedici invece i kilometri della corsa non competitiva più lunga, con partenza da Toceno e passaggio in tutti i comuni della Valle dei Pittori. A vincere, con il tempo di 1 h, 1'35'' è stato l'ucraino volante Vasyl Matviychuk del Gs Gabbi.Alle sue spalle, battuto all'ultimo, Marco Giudici della Sport Project Vco e, terzo, Mauro Bernardini dell'Atletica Avis Ossolana che ha chiuso in 1h3'58''. Tra le donne ha trionfato la fuoriclasse di casa, oro nella corsa in montagna a squadre con la maglia azzurra, Giovanna Selva, che ha fermato il cronometro ad 1h, 11'44'': per lei decima posizione assoluta. Sul podio insieme all'atleta della Sport Project Vco Eleonora Gardelli del Gs Gabbi ed Elena Platini del Circuito Running.