Italia-Danimarca, come tre anni fa a Tokyo. Domani al Velodrome National de S.Quentin En Yvelines sarà ancora azzurri contro biancorossi; le differenze? Che tre anni fa nel Vco pioveva e faceva freddo mentre ora c’è il caldo africano e che la prova non varrà l’oro ma per il bronzo. Poco da fare questa sera per Francesco Lamon, Jonathan Milan, Simone Consonni e Filippo Ganna che hanno migliorato il 3’44’’351 della qualificazione ma che hanno perso abbastanza nettamente contro una Australia che è arrivata a Parigi per fare la voce grossa; si sa, del resto, che agli antipodi la pista è religione. Gli azzurri forse ancora una volta non sono perfetti: senza fare nomi qualcuno non è parso al 10%, gli avversari sono sempre stati avanti, sono partiti forte ed hanno chiuso ancora più forte. Il tempo è mostruoso: 3’40’’730 che è record del mondo strappato proprio agli azzurri che devono abdicare da campioni olimpici. Il tempo dei ragazzi di Villa è un 3’43’’205, migliore di oltre un secondo rispetto a quello della qualificazione. Poco da dire, se non applaudire l’avversario più forte, come è stata l’Australia oggi. Senza magari lasciarsi andare ai soliti catastrofismi da social (ma non solo) che parlano di squadra finita, di Ganna finito (ormai alle critiche ci avrà fatto il callo) ed altre stupidaggini. “Sapevamo che l’Australia era forte, anche ieri ha fatto vedere un’ottima performance – ha detto Pippo all’inviata di Tuttobiciweb Giulia De Maio – oggi abbiamo dato il nostro 100%, io per intenderci ho espresso 100 watt in più di Tokyo ed è stato uno dei primi quartetti dove arrivo anch’io veramente provato. Esprimerci al meglio non è bastato per battere gli australiani, ma loro sono arrivati veramente vicino ai 3’39”, quindi c’era poco da inventarsi. Domani proveremo a portare a casa il massimo dando tutto quello che abbiamo come sempre fatto ogni singolo giorno da quando pedaliamo insieme a questi livelli. Con gli altri ragazzi ci siamo parlati, alla fine abbiamo dato il nostro 100%, quindi non dobbiamo essere delusi o, meglio, non possiamo rimproverarci nulla. Per domani c’è poco che si può migliorare, al massimo possiamo limare qualcosa sui rapporti. La pista è veloce, hanno stabilito tanti record, quindi magari cercheremo anche noi di allungare un po’ il rapporto, potremmo rischiare qualcosa di mai provato”. Dunque, domani alle 18.25 a finale per il bronzo; contro i danesi che hanno fatto segnare un 3’42’’803.