Nessuna carenza nell’attività professionale di medici e infermieri per quanto concerne i reparti di oncologia e nefrologia dell’ospedale Castelli di Verbania. Lo affermano in una nota congiunta le associazioni AmaRene e Amici dell’Oncologia dopo l’articolo dei giorni scorsi “La sanità muore a Verbania” sulle pagine nazionali di un quotidiano.
Spiegano i due sodalizi: “Nell’articolo viene sottolineata la carenza di personale sanitario attratto anche dalle offerte di lavoro più remunerative della vicina Svizzera o della sanità privata. Non compete a noi esprimere giudizi in merito- rimarcano- , tuttavia ci risulta che il problema della carenza di personale non sia un fenomeno peculiarmente verbanese, ma sia diffuso, seppur in misura diversa, su tutto il territorio nazionale”.
Aggiungono: “Ci inquieta che i pazienti verbanesi, alla luce di quanto riportato dal giornale, debbano sopportare oltre al disagio della malattia, anche la preoccupazione di una inadeguatezza nell’assistenza/cura ospedaliera erogata localmente.
Non abbiamo riscontrato- concludono – , dal nostro punto di osservazione, carenze nell’attività professionale di medici ed infermieri dei reparti verso i quali il nostro operato è diretto. E teniamo a rassicurare i pazienti che continueremo a garantire loro l’incondizionato supporto nei limiti delle nostre competenze”.
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