Le ultime mosse degli organismi aeroportuali di Malpensa sono state definite “offensive per l’intelligenza dei cittadini” dal Comitato di ‘Varallo Pombia per l’aeroporto’. Il presidente Ferruccio Gallanti ha analizzato la situazione in un recente comunicato sul tema che recita. «Nella caotica ricerca di una “sperimentazione” dei decolli che possa risolvere l’intricata questione di un traffico aereo con movimenti in progressivo aumento e le inevitabili ricadute acustiche, ambientali e safety sul territorio, l’unica contraddittoria certezza affermata sembrerebbe una politica di “Green charges”. Invocare oggi l’applicazione di una tassazione dei voli correlata alla tipologia dei propulsori che equipaggiano le flotte operative, sia diurne che notturne, quando in oltre 25 anni nessuno ha sanzionato i velivoli che non hanno rispettato le rotte e nemmeno ha multato i velivoli per il superamento dei limiti acustici prestabiliti». Gallanti prosegue:«Le centraline di tipo V-violazione, una sorta di autovelox acustico, non sono mai state installate, e questo fatto è estremamente grave. L’incremento dei voli nei due anni successivi alla zonizzazione acustica, il precario rispetto e adesione alle procedure di decollo, con escalation di voli nei prossimi anni, si è passati dai 202mila movimenti del 2023, ai 214mila del 2024 e la capacità stimata di 314 mila/anno, vanifica, inoltre, ogni supposta riduzione degli impatti con la “Green charges”. Ovvero si riduce l’impatto del singolo velivolo, ma nel frattempo se ne aumenta il numero». Gli attivisti del Comitato di Varallo Pombia contestano anche il fatto che per i voli cargo non c’è l’alternanza delle piste in fase di decollo come si era raggiunto nell’accordo precedente.