Il Consiglio di Stato si è espresso in merito ai ricorsi presentati dal comune di Baceno, Regione Piemonte e Aree protette dell’Ossola nell’ambito del progetto di sistemazione del sentiero Grande Est.
Un percorso battuto ogni anni da migliaia di escursionisti e meta di molti bikers.
Partiti i lavori il progetto è stato contestato da alcune associazioni ambientaliste che dal Tar hanno ottenuto a settembre 2023 la sospensiva cautelare delle opere. In inverno il ricorso degli enti locali.
Giovedì 11 gennaio le parti sono state ascoltate dai giudici del Consiglio di Stato. L’ordinanza emessa da quest’ultimo non scontenta nessuno.
Ma chi si aspettava la fine della controversia è stato deluso. Infatti, il Consiglio di Stato non ha assunto la decisione di sospendere l’ordinanza con cui il Tar ha ordinato la sospensiva cautelare dei lavori fissando la discussione nel merito a novembre 2024. Ha invece invitato il Tribunale amministrativo regionale ad assumere una decisione in tempi rapidi al fine di tenere conto delle esigenze delle parti.
“Cogliamo con favore quanto disposto nell’ordinanza perché vuol dire che, nel caso di pronunciamento a nostro favore, avremmo tutti i tempi per concludere i lavori chiedendo una deroga al contributo concesso al progetto dal Gal “ il commento del direttore delle Aree protette dell’Ossola, Daniele Piazza.Il rischio per il parco è quello di perdere il finanziamento alla base dell’opera.
“Anche al secondo grado di giudizio – ribattono in un comunicato le associazioni Comitato tutela Devero, Mountain Wilderness, Federazione Pro Natura – è stata confermata la legittimità delle precauzioni richieste. La decisione del Consiglio di Stato ci trova concordi perché conferma l’opportunità di evitare effetti irreversibili a seguito del completamento dei lavori e di poter consentire, eventualmente, la ripresa dei lavori in caso di una futura sentenza favorevole ai proponenti”.
Alpe Devero, Grande Est. Consiglio di Stato : Tar decida in tempi rapidi
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