E’ iniziata la marchiatura del Bettelmatt, il formaggio d’alpeggio a latte vaccino crudo prodotto in sole seimila forme all’anno in sette alpeggi dell’alta val Formazza e all’Alpe Devero. Con l’arrivo della prima neve in altura, gli otto produttori del Bettelmatt sono scesi con le vacche verso valle. Tra loro, c’è Alberto Mazzurri, che a 78 anni ha trascorso l’ultima stagione in alpeggio: “Lascio spazio ai giovani, ma è difficile lasciare andare un lavoro che è una passione – racconta -. Tutti possono fare il formaggio, difficile è fare il formaggio buono. L’esperienza non è mai abbastanza, le stagioni non sono mai uguali e il meteo che può cambiare improvvisamente può mettere in difficoltà il prodotto finale”. Il suo testimone è passato a due giovani formazzini, il 30enne Alessio Bacher e il 44enne Corrado Sandretti, quest’anno alla prima esperienza. La prima marchiatura del Bettelmatt è avvenuta all’alpe Crampiolo. Il marchio, che raffigura la Punta d’Arbola (3.235 metri) stilizzata, una stella alpina, i prati e il nome del formaggio, viene impresso a caldo su ogni forma, sotto il controllo dell’Unione Montana Alta Ossola, proprietaria del marchio. Su ogni forma vengono inserite anche il nome dell’alpeggio e il mese di produzione.