“Dopo questa stagione estiva ci siamo guardati in faccia con il consulente Matteo Forte, lui era palesemente insoddisfatto, io idem. Abbiamo così scelto la soluzione più semplice: la risoluzione consensuale del contratto. In un colloquio di non più di tre minuti”. Così il presidente della Fondazione Il Maggiore Massimo Terzi , “Senza alcun tono polemico”, precisa, racconta quanto accaduto.
“E’ ovvio che contratti e scelte vengono fatti dalla fondazione, anche dopo il confronto con l’amministrazione comunale”, aggiunge e prosegue: “Era un esperimento da fare, abbiamo capito che è più complicato di quello che sembra”.
Terzi evidenzia il problema sostanziale, già richiamato anche dal sindaco Albertella: quello dei costi che il presidente definisce “Sostanzialmente insostenibili per fare le cose in un certo modo e che sono in crescendo tenendo conto anche delle necessarie manutenzioni dopo 10 anni”.
E ora? Questo Cda sarà in carica ancora per sei mesi e provvederà in proprio a programmare la nuova stagione. Terzi rimarca di voler rimanere fuori da ogni polemica ma non nasconde lo sconcerto per il rumore sollevato dalla vicenda, “Probabilmente è la conseguenza di un eccesso di comunicazione iniziale” ha concluso.
