I 200 milioni di euro precedentemente destinati alla ristrutturazione dei due ospedali del Vco (Castelli e San Biagio) possono ora essere utilizzati per la realizzazione del nuovo ospedale del Verbano Cusio Ossola. Lo ha deciso oggi il Consiglio regionale del Piemonte che ha approvato la delibera.
Ora la palla passa alla giunta regionale che ha 6 mesi di tempo più altri eventuali 6 mesi per indicare l’area in cui il nuovo nosocomio dovrà essere realizzato. Nel caso in cui non si arrivasse alla definizione del luogo, i 200 milioni tornerebbero alla destinazione precedente.
Il Consiglio regionale del Piemonte ha fermato all’unanimità la delibera della giunta che prevedeva la ristrutturazione degli ospedali di Verbania e Domodossola. La decisione riporta dunque verso la scelta di costruire un ospedale unico, aprendo una nuova fase di confronto con il territorio per definirne la localizzazione. “Rivendichiamo con forza la specificità del Vco, un territorio con caratteristiche uniche che richiedono un’organizzazione sanitaria moderna ed equilibrata – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – per questo riteniamo indispensabile dotarlo di un ospedale nuovo, capace di offrire tecnologie avanzate, migliori condizioni di lavoro e una reale capacità di attrarre personale qualificato. Ringrazio la conferenza dei sindaci che ci ha permesso di disporre di sei possibili localizzazioni del nuovo presidio. Con questa sospensione potremo procedere in modo coerente verso la realizzazione di un unico Dea di primo livello, ma la nostra è anche una valutazione politica: il Vco deve avere pari dignità rispetto al resto del Piemonte e merita finalmente una struttura ospedaliera adeguata”.
Il voto è stato preceduto da un lungo dibattito nel quale alcuni esponenti di Fdi hanno sostenuto che per la maggioranza non si tratta di un arretramento ma dell’avvio di “una fase più rigorosa”. Per il Pd però “la maggioranza non ha assunto alcun impegno concreto sull’ospedale unico: l’approvazione della delibera dell’assessore e la bocciatura del nostro odg – hanno detto la capogruppo Gianna Pentenero e i molti consiglieri intervenuti – rivela l’ennesimo bluff”. Perché “la delibera parla solo di un Dea unico di primo livello, senza mai citare l’ospedale unico e lasciando aperta ogni ipotesi, compresa la delega ai privati”. Il gruppo M5s con la capogruppo Sarah Disabato ha sottolineato la “mossa forzata che giunge a seguito della bocciatura da parte del Ministero, che ha sconfessato la giunta Cirio che per anni si è incaponita insensatamente contro l’ospedale unico”. Avs ha notato la “forte sproporzione nell’investimento sull’edilizia sanitaria”, auspicando che “la stessa volontà di spendere risorse si estenda anche agli altri capitoli fondamentali della sanità”. E la capogruppo Sue, Vittoria Nallo, ha osservato che “questa svolta è una vittoria dell’opposizione”.