17enne magrebino travolto da un treno merci a Dormelletto. Era in fuga dopo uno stop dei Carabinieri

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Un ragazzino di 17 anni è morto travolto da un treno merci in transito a Dormelletto, che da Milano era diretto a Domodossola. Il giovane di origine magrebina, Hamza il suo nome proprio, era insieme ad una altro giovane di 22 anni algerino. Li ha intercettati una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile a lato della statale 33 del Sempione in prossimità della stazione di Dormelletto, alla vista dei militari i due giovani hanno cercato di nascondersi. È accaduto poco dopo la mezzanotte. Il fare sospetto ha indotto i due carabinieri a cercare di fermarli. Ne è nato un inseguimento, il più anziano è stato subito fermato, mentre il giovane è salito verso i binari e si è messo a correre sulla massicciata. Il carabiniere che stava alle sue calcagna ha cercato, non solo di fermarlo, ma di sottrarlo al pericolo, il ragazzino però impaurito nella corsa non si è accorto del convoglio che sopraggiungeva da Milano ed è stato travolto, il militare ha appena fatto in tempo a sottrarsi all’impatto. Il macchinista del treno solo dopo l’investimento ha bloccato la corsa. Sul posto, oltre ad altre pattuglie dei carabinieri, è arrivata anche un’ambulanza medicalizzata del 118 la cui equipe non ha però potuto far altro che constatare il decesso del magrebino. Dai primi riscontri dei carabinieri, i due avevano piccoli precedenti per reati contro il patrimonio e risulterebbero vivere più nel Milanese. Nella stessa sera a Dormelletto si sono verificati due furti, uno in una sala giochi e uno nella farmacia che si affaccia sulla statale. I ladri sarebbero entrati dopo aver divelto le sbarre e mandato in frantumi una finestra sul retro. L’interrogatorio è mirato soprattutto a verificare se tra i due episodi ci sarebbero delle analogie. Per questo il magistrato verbanese di turno non ha ancora convalidato l’arresto. Il 22enne fermato dai carabinieri si trova ancora nella caserma dei carabinieri di Arona e risulterebbe irregolare sul suolo italiano. La vittima risulterebbe invece essere ospite di una comunità protetta per stranieri nell’hinterland di Milano.

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